I PRIMI 10 ANNI DI AIME

Da oggi inizia il secondo decennio di AIME, e lo vogliamo aprire con un importante convegno sulle prospettive economiche del nostro territorio. Lavoro, sviluppo e occupazione sono i pilastri della vita sociale e politica di un paese.

Un momento di confronto che vedrà seduti allo stesso tavolo gli Onorevoli Giorgio Gori e Mario Mantovani, maggioranza e opposizione rispetto alla Commissione Europea, con un formato particolare: saranno i direttori delle testate giornalistiche locali ad intervistare gli ospiti.

Oggi, le scelte che quotidianamente dobbiamo compiere in ambito economico, ambientale, finanziario e imprenditoriale dipendono tutte dalle decisioni e dalle competenze dell’Europa.

Abbiamo bisogno di un’Europa più vicina, capace di affrontare temi strategici per il futuro, ma al contempo in grado di accompagnare i diversi paesi verso il traguardo, senza lasciare indietro nessuno.

In sintesi, ci serve un’Europa più vicina ai cittadini e alle imprese, un’Europa che promuova lo sviluppo economico, i diritti e il sostegno sociale. Un ente in cui l’ambiente sia al centro della vita dei cittadini, ma non in modo ideologico, bensì con approcci concreti e tangibili.

Inoltre, è fondamentale che anche le piccole e medie imprese si sentano rappresentate, e che ogni abitante, anche del paese più piccolo e lontano, si senta parte integrante della comunità europea. Per fare questo, è necessario sviluppare nuove filiere di crescita europea, introdurre nuove procedure e ridurre la burocrazia, per supportare le imprese. Dobbiamo inoltre progettare nuovi strumenti di sostegno e ottimizzare l’utilizzo dei fondi europei, ponendoci l’obiettivo di colmare il divario che ci separa da altri paesi nell’utilizzo delle risorse.

Forse sarebbe utile ricollocare gli uffici della Commissione Europea nei singoli Stati in luoghi più accessibili e vicini al cuore dell’Europa, per facilitare la connessione con i cittadini.

Oggi, più che mai, dobbiamo essere consapevoli che la valorizzazione del nostro territorio dipende anche e soprattutto dall’Europa. Ma dobbiamo essere altrettanto consapevoli che queste scelte non possono prescindere dal considerare le specificità del nostro territorio e il suo tessuto economico e sociale.

In conclusione, ci auguriamo un’Europa più forte per il futuro, ma anche un rafforzamento del governo dei territori, affinché il progresso e la crescita siano condivisi e sostenibili per tutti.

     Il Presidente                                                                                     Il Segretario Generale

Giuseppe Albertini                                                                                     Gianni Lucchina

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