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ATECO 2025
La nuova classificazione delle attività economiche
Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO, che sarà operativa a partire dal 1° aprile 2025. La nuova versione sostituisce l'ATECO 2007 e serve a identificare le attività economiche di imprese e liberi professionisti in modo univoco. Questo aggiornamento periodico si allinea alla classificazione europea NACE, che a sua volta è basata sul sistema mondiale ISIC.
Una delle modifiche principali riguarda il commercio al dettaglio, che non sarà più classificato in base al canale di vendita (sede fissa o online). Ora, le attività di commercio al dettaglio saranno classificate in base ai prodotti venduti, superando la distinzione tra commercio in sede fissa, ambulante o online. Eliminando la distinzione tra commercio al dettaglio in sede fissa e online, i gruppi 47.8 (commercio al dettaglio ambulante che include il commercio al dettaglio di articoli nuovi o usati in banchi, di solito smontabili, collocati su una strada pubblica oppure in un posto fisso all’interno di un mercato) e 47.9 (commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi e mercati che include le attività di vendita la dettaglio tramite corrispondenza, via internet, vendita porta a porta, distributori automatici, ecc.) presenti nell’attuale classificazione ATECO 2007, sono stati cancellati insieme a tutte le loro articolazioni e saranno riclassificati, a seconda del prodotto venduto, nel commercio al dettaglio.
Le imprese e i liberi professionisti dovranno aggiornare il proprio codice ATECO per tutte le comunicazioni ufficiali e dichiarazioni fiscali entro il 1° aprile 2025. Le aziende coinvolte nelle indagini campionarie dell'Istat possono aggiornare il codice tramite il Portale Statistica&Imprese, dove possono confermare o segnalare modifiche.
A partire dal 1° aprile 2025, la riclassificazione sarà automatica e le imprese riceveranno una notifica dalla Camera di Commercio di appartenenza.
Sul piano fiscale, le imprese dovranno aggiornare i codici ATECO nelle dichiarazioni all'Agenzia delle Entrate. Se l'attività cambia, dovranno comunicare la variazione utilizzando specifici modelli, come il ComUnica per le imprese registrate o altri modelli per i liberi professionisti.
Le modifiche avranno anche effetti sugli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA), con l'eliminazione di alcuni codici non più operativi, specialmente per il commercio al dettaglio. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha deciso di accorpare gli ISA relativi al commercio ambulante a quelli del commercio al dettaglio, dato che ora tutte le attività di vendita saranno classificate in base ai prodotti venduti, senza distinguere tra canali di vendita.
Distinti saluti
Dott. Alessandro Russo